Dintorni di Poggibonsi… chiese antiche

Ancora dintorni di Poggibonsi, questa volta le chiese antiche: Talciona, Papaiano, Gavignano, Cedda, San’Agnese, Megognano, Pian di Campi, Sant’Antonio al Bosco.

TALCIONA

Talciona è situata in un’area agricola a 238 m d’altitudine, a est del centro di Poggibonsi.

La località Talciona è conosciuta fin dall’XI secolo quale sede di un castello appartenente prima al contado senese e successivamente a quello fiorentino.
Situata vicino all’incrocio tra la via Cassia e la via Francigena già nel XII secolo divenne la sede di una comunità di canonici che edificarono una loro chiesa.

I priori che gestivano la chiesa di Talciona acquistarono col tempo una notevole importanza, tanto da essere nominati delegati papali nel XIII secolo e l’edificio sacro venne quindi ampliato. Gli interventi dei secoli successivi portarono la chiesa ad assumere un aspetto barocco.
Nel XIX secolo il monumento venne ripristinata allo stile romanico e nell’occasione venne rifatto anche il campanile.

La copertura della chiesa è a tetto, l’interno è a una sola navata e termina con un’abside.
La facciata a capanna presenta portale ad arco.
Di notevolissimo pregio l’architrave del portale che raffigura l’Adorazione dei Magi in un bassorilievo datato 1234.
Sopra al portale è collocato un occhio decorato con inserzioni in laterizio.
Tra il portale e la cuspide della facciata è collocato uno stemma in ceramica in stile robbiano.

PAPAIANO

La Chiesa di Sant’Andrea a Papaiano, oggi Chiesa di San Rocco, è tra i più antichi edifici sacri di Poggibonsi: si hanno notizie del monumento già a partire dal 972.

La storia del monumento è legata al castello di Papaiano, che conobbe il suo maggiore sviluppo nel XII secolo. All’epoca, infatti, la chiesa venne completamente rivista nel suo impianto. Ulteriori rifacimenti ebbero luogo nel XVII secolo, quando venne ridecorata in stile barocco e venne realizzato l’altare sul lato destro. Importanti lavori di restauro vennero effettuati nel XIX secolo (nello stesso periodo è stata realizzata la bifora in facciata).

L’originaria chiesa era costituita da un edificio ad aula unica.
La facciata è a capanna ed è possibile individuare le varie fasi costruttive della struttura.
Da vedere all’interno della Chiesa è l’affresco sull’altare maggiore raffigurante una Madonna col Bambino. L’affresco è stato realizzato da Filippo di Antonio Filippelli nel 1492. Molto bella è anche una Sacra Famiglia in ceramica policroma del XVIII secolo.

GAVIGNANO

La Chiesa di San Donato a Gavignano è tra i luoghi da visitare in città: il monumento è riconosciuto come interessante esemplare di architettura romanica minore.
La Chiesa di San Donato, infatti, si è ben conservata nel tempo soprattutto per quanto riguarda l‘impianto architettonico e decorativo in facciata.

Il primo documento in ordine di tempo relativo a questo monumento e ad oggi conservato è del 998 d.C.

La facciata è a capanna, con paramento di conci di arenaria.
Molto interessante è il portale d’ingresso.
La Chiesa è ad aula unica e a pianta rettangolare. La copertura interna è a capriate lignee.

CEDDA

Nel cuore della Val d’Elsa, tra Poggibonsi e Castellina in Chianti, sorge su una collina la Chiesa di San Pietro a Cedda che è considerata una delle più belle di epoca romanica conservatesi in questo territorio.

Era sorta come canonica, cioè una chiesa dove vivevano in comunità i sacerdoti dipendenti da una Pieve (questa dipendeva dalla Pieve di Sant’Agnese).
La canonica, diversamente dalla pieve, presenta un’unica navata e non ha il fonte battesimale.
Anche il campanile originario era a vela.
Queste costruzioni avevano funzioni di accoglienza per viandanti; lo testimonia la presenza di un’apertura a croce sopra l’abside della chiesa.

La facciata, con tetto a capanna, è realizzata in conci di arenaria ben squadrati; nella parte superiore si trova una bifora aperta in un momento successivo.
Il portale ha un’architrave con una decorazione a bassorilievo, con rosette quadrate sulla sinistra e una croce greca al centro.
Il sovrastante archivolto a tutto sesto ha una decorazione con grappoli d’uva, palmette e fiori con petali circolari, tipica degli edifici romanici della Valdelsa.

L’abside semicircolare ha tredici archetti decorati con gli stessi elementi dell’archivolto d’ingresso, sorretti da semicolonne e mensole.
Al centro si apre una stretta monofora, delimitata da due colonnette, una originale con decorazioni a spirale e una posteriore priva di decorazioni. L’archivolto è riccamente lavorato.

Il campanile, sul fianco destro, ha un piccolo portale d’ingresso con architrave decorato. La cella campanaria è un rifacimento.

All’interno la chiesa, a navata unica, si presenta con una copertura a capriate a vista.
Separa la zona presbiteriale dalla navata, un arco a tutto sesto sorretto da due colonne in stile pisano, coronate da capitelli con due cariatidi con grappoli e tralci d’uva; i pulvini sottostanti sono scolpiti con rosette.

 

SANT’AGNESE

La pieve di Sant’Agnese in Chianti è un edificio religioso situato in località Sant’Agnese, nel comune di Castellina in Chianti.

L’attuale edificio, a tre navate divise da pilastri quadrati e concluse da altrettante absidi, è situato all’interno di un complesso fortificato comprendente la chiesa, la cappella della compagnia sul fianco nord, il campanile, la canonica, il chiostro a sud e lo spazio antistante la chiesa.
Quasi tutto il complesso è stato ricostruito dopo che nel 1944 era stato distrutto.

La facciata è stata ricostruita rispettando il profilo originario così come le fiancate della chiesa, anche se la parte esposta a sud ancora presenta il paramento in alberese originale. Anche la tribuna è stata ricostruita rispettando le forme di un tempo ed è caratterizzata dalla presenza di tre absidi semicircolari, una per ogni navata.

L’interno si presenta nella forma conferitole dopo l’ultima guerra: è stato intonacato ed è coperto a capriate. Lo spazio interno è identico alla chiesa del 1140: le tre navate sono divise da cinque arcate poggianti su pilastri e terminano nelle absidi.

Posto sul fianco meridionale, il campanile in origine doveva essere una torre di difesa. Alla base rimane la poderosa scarpatura realizzata alla fine del XIV secolo. Per circa metà della sua notevole altezza è ancora presente il paramento murario originale costituito da bozze di alberese; a metà del tronco si apre una finestra architravata.

A sud del chiostro vi è un’altra possente torre, che forse aveva funzione di cassero nel quale risiedevano i pievani. Presenta un portale ad arco in stile pisano.

Facciata della pieve

PIAN DEI CAMPI

La chiesetta romanica di S. Lorenzo in Pian dei Campi è formata da un’unica navatella rettangolare con abside.
Il paramento murario è a piccole bozze di travertino.
L’interno prende luce da una monofora posta sopra il portale e da due finestrelle che si aprono sul lato sinistro dell’edificio.
Di particolare rilievo un affresco, di Pier Francesco Fiorentino (sec. XV) che rappresenta la Madonna con il Bambino che sorregge un frutto di melograno. Ai lati figure di San Lorenzo e San Sebastiano.
Questa piccola chiesa è importante perchè, secondo la tradizione popolare, qui avvenne l’incontro fra San Francesco e San Lucchese.

Nell’anno 1479 nel Pian dei Campi si svolse la battaglia fra le schiere senesi e fiorentine, raffigurata in un affresco della sala del Mappamondo nel Palazzo Pubblico di Siena.

MEGOGNANO

La chiesa di San Pietro a Megognano si trova sulle colline di fronte alla basilica di San Lucchese.

Esternamente presenta una facciata a capanna, intonacata, con al centro un portale rettangolare con timpano triangolare, e più in alto una bifora trilobata.
La base della facciata è caratterizzata da una fascia in pietra, mentre negli spigoli troviamo due lesene.
Sul retro si eleva il campanile a base quadrata, in laterizio e pietra.

All’interno, la chiesa presenta una pianta ad aula unica rettangolare, priva di abside, con due cappelline laterali. L’aula è coperta da volte a vela a sesto ribassato, mentre sopra l’ingresso si trova un coro ligneo. Caratterizzano inoltre lo spazio gli altari, due laterali ed uno centrale, ascrivibili al periodo barocco.

SANT’ANTONIO AL BOSCO

La chiesa di Sant’Antonio al Bosco sorge in posizione isolata nella zona di Pian del Casone. Esternamente presenta una tipica conformazione romanica, con muratura a filaretto in travertino in bozze regolari.
La facciata è a capanna con portale rettangolare e più in alto un rosone circolare.
Nella parte posteriore si vedono le due bellissime absidi.
All’interno, la chiesa presenta un semplice impianto ad un’unica navata, con pianta rettangolare, abside semicircolare e presbiterio rialzato. La copertura a capanna è sostenuta da capriate lignee.

Nata come convento nel XIII secolo per accogliere e far conoscere la Parola di Dio ai pellegrini di passaggio che percorrevano la via Francigena, usata in seguito come casa canonica parrocchiale è stata affidata dal 1990 all’Ufficio Famiglia della Diocesi locale per svolgervi la propria attività pastorale.

N.B. Informazioni prese da Vikipedia e da vari siti, del comune e non.